L’allarme generale (ormai cronico) di crisi economica al quale viene collegato il problema della disoccupazione e soprattutto quella di tipo giovanile, è poco rassicurante.
La disoccupazione giovanile non è mai stata così elevata da oltre dieci anni.
In Italia soprattutto i giovani non possono, per lo meno per il momento aspirare al posto “SICURO” a vita.
L’unica speranza è il precariato a VITA. Si sussegue un’ampia gamma di forme di lavoro precario, in particolare il lavoro part-time, il lavoro a tempo determinato, il lavoro temporaneo tramite agenzia, il lavoro a zero ore, il lavoro su chiamata e forme non subordinate di lavoro che comportano una certa forma di dipendenza economica.
Eppure c’è anche una controtendenza: l’intuizione di Instant per Youtube (preceduta da Google) ha permesso ad un giovane studente di ricevere la sua prima interessante proposta di lavoro in tempo reale.
Quindi forza e coraggio, soprattutto voi giovani talentuosi del software, che amate esprimere la vostra creatività e desiderate farvi conoscere…..prima o poi il lavoro arriva (speriamo per lo meno un colloquio!).
Il 23 aprile scorso Steve Ballmer , chief executive officer di Microsoft, era in Italia.
Ne ha dette di nere, e in modi non sempre ortodossi, come da tradizione (l’immagine più ricorrente è di uno Steve che parla alla folla, madido di sudore, con lingua biforcuta, pronto a sparare su tutti)
Era a Milano MIX Essentials 2008 – The Next Web ,evento in cui Microsoft ha ribadito la sua strategia per il new deal: apertura al Web, rincorsa a Google, integrazione tra i prodotti Microsoft non per accodarsi ma per domare la prossima ondata tecnologica, la next wave che segue al terremoto 2.0, epicentro del quale è il Web.
Su Yahoo rimane fermo sui suoi passi: Microsoft andrà avanti da sola.
Per il resto, guardatevi i video dell’intervento: Steve parla, noi prendiamo appunti.
“Svela” anche il suo indirizzo mail
qual’é la Next Wave della tecnologia?
l’evoluzione del Web.
software e dell’evoluzione in Internet Model of Software, una concezione che integra caratteristiche del Web, del desktop e della tecnologia mobile oltre all’enterprise computing
quali sono le conseguenze dell’evoluzione di Web e software per designer, developers, business e consumer?
E quali sono le conseguenze dell’evoluzione di Web e software per designer, developers, business e consumer?
Steve Ballmer chiude il keynote
Orecchie apertissime quindi. Certo, non ci voleva Steve Ballmer per sapere che il web è il futuro, ma se ce lo dice lui, c’è di che star tranquilli. Evoluzione costante, recherche tecnologica, rapporto col pubblico/clienti, strategie marchettare spicciole (es, dare l’indirizzo mail personale. Ora, secondo voi, risponderà luistessomedesimo???)
In ogni caso, osservare è il miglior modo per imparare, soprattutto dai guru. C’è tutto da guadagnare, in sicurezza e nonchalance.
Contro scarsi budget, pochi soldi, l’incubo del target di riferimento, i grafici, prodotti in minuscolo rialzo…
C’è una strategia, che si chiama MARKETING NON CONVENZIONALE, o Non-conventional Marketing,
Un nuovo modo di fare pubblicità, di utilizzare tutte le risorse fino ad ora disponibile, andando anzi oltre, attraverso la creatività.
Marketing non convenzionale è anche il progetto ZOOPPA, dove c’è un brand che lancia un contest, ed è direttamente l’utente a costruire la pubblicità. Vince chi, tra i concorrenti-utenti, totalizza maggiori feedback (leggi, a proposito, questo articolo apparso su 7th floor.)
Cito: “La catena generatrice di valore è riassunta da Zooppa attraverso questa sorta di diagramma di flusso: IO ti do un MARCHIO → TU crei una PUBBLICITÁ → TU voti la MIGLIORE → IO ti PAGO”.
Attraverso dei filmati introduttivi, viene spiegato agli utenti il concept della pubblicità che devono sviluppare; filmati anche questi moooolto originali, vedi il launch di Enel, dove erano previsti ben 8000 zooppas (la moneta che circola all’interno di zooppa)
Per essere esatti, in questo caso si parla di di User Generated Marketing, o Crowdsourcing. (tutti termini marchettaro/sociologici, c’è da uscire fuori di testa)
Per farla breve, l’importante è che la creatività diventa sociale; vedi alcune pubblicità vincitrici dei passati concorsi di Zooppa.
Havaianas
meetic
Per finire un video fatto per sponsorizzare un’idea di per sé creativa, l’ultima produzione dell’illustratrice francese Marion Bataille, un bellissimo libro di pop-up lettering. Un incanto di carta tridimensionale, dai toni retro e dal marketing futuribile.
Tempo fa, parlando di web 2.0, ci eravamo lasciati chiedendoci quanto i guinzagli tecnologici ci cambiano la vita. La risposta non è dietro l’angolo, né lineare. Credo però che si possa tracciare una sorta di punto di vista critico dal quale partire.
Nel 1995 un grandissimo informatico, Nicholas Negroponte, scrisse un libro affascinante quanto lungimirante. Il titolo, “essere digitali” (being digital in originale), mostrava un futuro al tempo piuttosto androide; si iniziava col definire il bit come la parte più piccola dell’informazione digitale, così come l’atomo lo è per la materia. Questo il punto di partenza per discorsi futuribili, interfacce amiche, email, tostapane e frigo che collaborano per la colazione ideale, come maggiordomi virtuali, computer portatili grossi come un a noce.
È praticamente avvenuto ciò che Negroponte aveva diagnosticato, togliendo le immagini più Huxleyane. Soprattutto, oltre alla tecnologia che ha fatto di per sé metamorfosi allucinanti, dobbiamo fare i conti col nuovo modo di fare socialità.
Sto parlando dei famigerati “social networks.
E cos’è un social network, lo spiega bene questo video
Sono i due principali leader del settore. Si fanno guerra fra loro, sono molto differenti come attività e configurazioni. Uno, myspace, permette di personalizzare completamente la propria pagina, mettendoci su foto, canzoni, descrizioni della propria personalità. L’altro, facebook, è decisamente meno creativo e customizzabile, sicuramente più discreto.
Ce ne sono moooooolti altri. Vedi twitter
Twitter è considerato il maggiore social network per quanto riguarda il microblogging, ovvero quel modo di comunicare attraverso pochissimi caratteri, quelli di un normale sms.
clicca sui loghi per accedere alle homepage
Ci sono poi alcuni network dedicati unicamente al raggruppamento di contatti lavorativi, come l’internazionale linkedin.com e l’italiano neurona
Ed è questa la parte del discorso che più ci interessa. Attraverso il concetto della rete amicale, possono venire fuori importanti opportunità di lavoro. Visualizzando il tuo profilo, un utente può decidere di contattarti, permettendoti di allargare la tua cerchia di conoscenze, il tuo business. Per inciso, tutti i social network sfruttano questa opportunità; questi ultimi due lo fanno in maniera professionale, senza fronzoli tipici di molti altri. Dategli un’occhiata…allargare la propria rete di conoscenze è più facile adesso! Thank you web 2.0!
Su Windows Vista se ne dicono delle belle, ormai da un bel po’. Questo è la pubblicità di pre-lancio del 2006, quando ancora le aspettative erano altissime, il clamore alle stelle, l’ottimismo sulle labbra
Poi Windows Vista è uscito, alla fine del 2007, con la sua versione worldwide, disponibile a tutti. E la macchina della polemica si è automaticamente innescata.
Capire se Vista funziona o ha problemi seriamente gravi è cosa ben difficile. Tra chi sostiene Mac, i pinguini Linuxiani, chi non ci capisce un tubo, chi vive per criticare, i sostenitori che urlano, i detrattori che incalzano.. è un bel daffare Qui una review di pro e contro, editata un anno fa. Qui i ritmi di diffusione di Windows Vista, molto inferiori rispetto alle aspettative
E ultima ma non per importanza la notizia del ribasso dei prezzi del pacchetto.